Il Lago di Garda

Montagne russe di Gardaland

Il Lago di Garda

Proseguendo nella valle parallela, la Valdadige, ed ad un certo punto girando a sinistra si supera un piccolo passo nel paese di Costermano ed il lago di Garda appare improvvisamente incorniciato nella radiosa baia di Garda.

Qui d’estate si possono fare innumerevoli sport acquatici: dalla vela allo sci nautico, dal surf allo ski surfing.

Oppure visitare tutti i pittoreschi paesini che si snodano verso nord sulla riva veronese del lago, in sequenza e ciascuno più bello del precedente: Torri del Benaco, Malcesine su fino a Torbole ma qui già siamo in Trentino.

È obbligatorio fare una sosta tra Garda e Torri del Benaco poiché non si può non fare un tuffo nella splendida baia delle sirene. Considerata da molti l’angolo più romantico e suggestivo del lago.

Più a sud entriamo a Bardolino, altra zona di noti vigneti con altrettanto noto vino, e Lazise con il castello che si specchia nelle acque del lago.

Se ti trovi sul lago verso la fine di luglio devi assolutamente partecipare alla festa più tradizionale, caratteristica e di maggior fascino dell’estate gardesana, la sardellata del pal del vò.

In una determinata sera una moltitudine di barche si ritrova al centro del lago per assaporare un particolare piatto lacustre “le sardelle”.

È, naturalmente, solo è un pretesto per mangiare, bere, suonare e cantare fino notte fonda.

Gardaland

Proseguendo ancora a sud, infine, si arriva in un paesino che si chiama Castelnuovo del Garda.

Il nome di questo paese ai più non dice molto ma se chiedete ai vostri bambini vedrete che i loro occhi si riempiranno di gioia poiché qui c’è Gardaland.

Si tratta del più grande e più antico parco di divertimento d’Italia.

Rimane aperto la sera fino alle 22,00 ed ha attrazioni tra le più innovative.

Peschiera del Garda

Ultima tappa del nostro viaggio lacustre è Peschiera del Garda.

A Peschiera, che fu, assieme a Mantova, Legnago e Verona, una delle fortezze che facevano parte del sistema difensivo dell’impero austriaco chiamato il Quadrilatero, possiamo ammirare i possenti bastioni difensivi.

Ma soprattutto possiamo, inforcando una bicicletta, percorrere il tratto di strada ciclabile che unisce Peschiera a Mantova lungo l’argine del fiume Mincio.

Sono 45 km da percorrere nel silenzio e nella pace della campagna veneta lombarda.

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